Valmaggiore Roero DOCG Riserva Annata 2019

Vino

Il Roero è un piccolo paradiso di colline sabbiose-argillose di colore giallo ocra rivestite di verdi vigneti che creano un magico ed incantevole paesaggio.

La tradizione vitivinicola del territorio del Roero, da cui prende origine questa denominazione, ha profonde radici nel tempo.
Ottenuto da uva Nebbiolo in purezza, che nella destra Tanaro raggiunge le massime espressioni nel Barolo e Barbaresco, nel Roero produce un vino di rara finezza ed eleganza che in pochi anni ha consentito di fregiarsi di grandi successi.

La menzione geografica Valmaggiore è il cru più famoso nel comune di Vezza d’Alba. Questa zona si riconosce per l’estrema pendenza, che ci impone di fare solo lavorazioni manuali, ed è l’area più importante e vocata per la produzione del nebbiolo sulla sponda sinistra del Tanaro.

Note di degustazione

Vitigno: 100% uve Nebbiolo

Colore: rosso granato intenso con riflessi mattonati

Profumo: etereo ed intenso, con percezioni di viola, lamponi e mora, arricchito da eleganti tocchi speziati

Sapore: vino di grande corpo, armonico, caldo ed avvolgente. Sensazioni di viola e frutti rossi sfumate con piacevoli fragranze speziate di liquirizia e cacao

Temperatura di servizio: 18° C

Abbinamenti gastronomici: brasati, selvaggina e formaggi stagionati di grande sapore

Vinificazione: tradizionale in acciaio o in cemento

Affinamento: affinamento per un minimo di 6 mesi in botte grande e barrique di rovere francese

Formati disponibili: 0,75 l – 1,5 l – 3 l – 5 l

Da bersi: entro gli 8 anni successivi alla vendemmia

Annate precedenti

Vitigno

Il Nebbiolo è il più antico vitigno autoctono a bacca nera del Piemonte, uno tra i più nobili e preziosi d’Italia.

Il suo nome deriverebbe da “nebbia”: secondo alcuni perché i suoi acini danno l’impressione di essere “annebbiati”, ricoperti dalla pruina abbondante; secondo altri, invece, perché la maturazione tardiva dell’uva spinge la vendemmia al sorgere delle prime nebbie d’autunno.

Conosciuto anche come la “regina delle uve nere”, ha bisogno di cure attente e laboriose, per questo motivo la sua coltivazione ha vissuto periodi di splendore e di offuscamento, ma non è mai stata abbandonata dai viticoltori locali, consapevoli del pregio altissimo dei vini che se ne ricavano.

È molto esigente in fatto di giacitura ed esposizione del terreno, lavorazioni e concimazioni.

I suoli calcarei e tufacei sono l’ideale per questo vitigno che germoglia precocemente tra la metà e la fine del mese di aprile.

Giunge a maturazione piuttosto tardi rispetto ad altri, nella prima metà di ottobre.

Abbastanza sensibile agli sbalzi improvvisi di temperatura si avvantaggia delle oscillazioni tra giorno e notte in fase di maturazione ma la ricchezza di tannini della sua buccia richiede posizioni collinari ben esposte al sole al riparo dalle gelate e dai freddi di primavera.

Se ne ricavano vini forti e potenti, molto ricchi di alcol che spesso esprimono al meglio le loro caratteristiche in seguito a un lento invecchiamento.

A seconda della zona di coltivazione, il Nebbiolo dà origine a una serie di grandi vini rossi orgoglio del Piemonte vitivinicolo.

Vigna e caratteristiche annata

Roero DOCG Riserva 2019

Vigna

Area di produzione: Comuni del Roero

Tipo di allevamento: tradizionale – guyot

Kg di uve per ettaro: non oltre 80 quintali/ettaro

Resa di vino per ettaro: circa 5.500 litri

Analisi Chimiche

Alcohol in vol (%): 14,5 %

Zuccheri residui: < 4 g/l

Solforosa totale: < 100 mg/l

Acidità totale: 5,51 g/l