Langhe DOC Dolcetto Annata 2022
Vino
Il Dolcetto, vino “quotidiano”, è il fedele compagno della tavola feriale del vignaiolo, ed esprime nel modo più autentico la semplicita’ e la silente operosita’ dell’agricoltore roerino.
Non si tratta di un vino dolce, benche’ il nome sembri affermare il contrario.
E’ chiamato così perché l’uva cresce bene sui “dossi”, o “duset” in piemontese, come tutte le buone uve.
Altri invece fanno risalire il nome al fatto che l’uva mangiata matura ha un sapore molto dolce.
Vino di antiche tradizioni viene considerato fra i migliori per accompagnare le varie portate di un pasto famigliare grazie alle sue qualita’ di equilibrio e leggerezza.
Si offre alla degustazione con notevoli suggestioni di colori e di profumi, che esprimono alla mente ed al gusto il sapore stesso delle colline in cui nasce.
Note di degustazione
Vitigno: uve Dolcetto
Colore: rosso rubino intenso, con riflessi brillanti e sfumature violacee
Profumo: vinoso, caratteristico e gradevole che ricorda il mandorlo in fiore e la violetta
Sapore: asciutto di buon corpo, armonico, piacevolmente fruttato (con sentori di marasca e mora), retrogusto ammandorlato
Temperatura di servizio: 15-16 °C
Abbinamenti gastronomici: vino da tutto pasto, ideale compagno della tavola quotidiana
Vinificazione: fermentazione alcolica e malolattica in vasche di acciaio
Affinamento: in acciaio
Formato: 0,75 l
Da bersi: entro i tre anni successivi alla vendemmia
I Vini di Veronelli 2016 — 1 stella
Guida I Vini di Veronelli
Punteggio 1 stella
Anno pubblicazione 2016
Langhe Dolcetto DOC 2013
I Demarie coltivano le proprie uve sui soleggiati pendii del Roero attraverso metodi compatibili con la salvaguardia dell’ambiente naturale. I Vigneti si trovano nei comuni di Vezza, Castagnito, Castellinaldo e Guarene, impiantati prevalentemente con Nebbiolo, Barbera ed Arneis.
I Vini di Veronelli 2015 — 2 stelle
Guida I Vini di Veronelli
Punteggio 2 stelle
Anno pubblicazione 2015
Langhe Dolcetto DOC 2012
I Demarie coltivano le proprie uve sui soleggiati pendii del Roero attraverso metodi compatibili con la salvaguardia dell’ambiente naturale. I Vigneti si trovano nei comuni di Vezza, Castagnito, Castellinaldo e Guarene, impiantati prevalentemente con Nebbiolo, Barbera ed Arneis.
Annuario dei migliori vini italiani 2014 — 87/100
Guida Annuario dei migliori vini italiani
Punteggio 87/100
Anno pubblicazione 2014
Dolcetto Langhe DOC 2012
Pressoché completa la rappresentanza di autoctone uve del Piemonte nel bicchiere Demarie. Versatile il suo viticolo ed enologico vista la diffusa piacevolezza rilevata. Enologia virtuosa che non reca fumosità alla marasca nera del potente Dolcetto Langhe DOC 2012.
I Vini di Veronelli 2014 — 2 stelle
Guida I Vini di Veronelli
Punteggio 2 stelle
Anno pubblicazione 2014
Langhe Dolcetto DOC 2012
I Demarie coltivano le proprie uve sui soleggiati pendii del Roero attraverso metodi compatibili con la salvaguardia dell’ambiente naturale. I Vigneti si trovano nei comuni di Vezza, Castagnito, Castellinaldo e Guarene, impiantati prevalentemente con Nebbiolo, Barbera ed Arneis.
I Vini di Veronelli 2013 — 1 stella
Guida I Vini di Veronelli
Punteggio 1 stella
Anno pubblicazione 2013
Langhe Dolcetto DOC 2010
I Demarie coltivano le proprie uve sui soleggiati pendii del Roero attraverso metodi compatibili con la salvaguardia dell’ambiente naturale. I Vigneti si trovano nei comuni di Vezza, Castagnito, Castellinaldo e Guarene, impiantati prevalentemente con Nebbiolo, Barbera ed Arneis.
Annuario dei migliori vini italiani 2013 — 86/100
Guida Annuario dei migliori vini italiani
Punteggio 86/100
Anno pubblicazione 2013
Dolcetto Langhe DOC 2010
Bicchiere di fittezza in netta crescita quello di Demarie. Ottima anche la nitidezza enologica esecutiva, che nel Dolcetto Langhe DOC 2010 si tramuta in fruttosità suadente e speziata di carnosa ciliegia nera.
Vitigno
Il Dolcetto è un vitigno a bacca nera tra i vitigni autoctoni piemontesi più tipici, le cui prime notizie risalgono all’inizio del 1500.
Non è una pianta particolarmente vigorosa né resistente alle malattie, nonostante ciò ha sempre saputo offrire ai viticoltori i frutti dolci e maturi per la tavola, regalandogli grappoli adatti a produrre una speciale marmellata (la cognà) e, soprattutto, materia prima per un vino dai caratteri schietti e semplici.
Storicamente, il Dolcetto era la merce di scambio con la Liguria: dalla regione costiera ci si approvvigionava di olio, sale e acciughe, ingredienti base di uno dei piatti più famosi del Basso Piemonte, la “Bagna Caoda”.
Nel cuneese si barattava l’uva Dolcetto con i vitelli allevati in pianura, così da avere nelle stalle di collina animali di razza.
Il vino da Dolcetto ha avuto un momento di grande fortuna negli anni 70-80 quando era proprio il prodotto della mensa quotidiana e gli impianti di vigneto si sono estesi.
Oggi la sua espansione si è fermata, il consumatore locale esperimenta anche altri vini.
Il Dolcetto però mantiene il suo rapporto ancestrale con la gente che lo utilizza normalmente al pasto.
Il nome del vitigno deriva dalla particolare dolcezza della polpa dell’uva, ma i vini che se ne ricavano sono esclusivamente asciutti e decisamente secchi, caratterizzati da una modesta acidità e da un piacevole retrogusto amarognolo.
A seconda della zona di coltivazione e del tipo di vinificazione, il Dolcetto dà origine a vini freschi e beverini, che si accompagnano alla tavola quotidiana grazie alla loro morbidezza, alla freschezza del gusto e alla capacità di adattarsi a molti cibi diversi; oppure a vini di forma più evoluta, di corpo e struttura, capaci di invecchiare fino a sei-sette anni grazie al sapiente lavoro in vigna e a una corretta gestione in cantina da parte dei produttori.
Vigna e caratteristiche annata
Langhe DOC Dolcetto 2022
Analisi Chimiche
Alcohol in vol (%): 13 %
Contiene solfiti
Prodotto in Italia